Analisi di fumonisine

Gennaio 24, 2024

Le fumonisine sono contaminanti di prodotti vegetali dalle caratteristiche tossiche, da mantenere entro certi limiti in alimenti e mangimi.

Caratteristiche generali delle fumonisine

Le fumonisine sono micotossine appartenenti al gruppo prodotto da muffe del genere Fusarium, principalmente da Fusarium verticillioides e Fusarium proliferatum, ma anche da Aspergillus niger. Si possono trovare soprattutto in cereali, prevalentemente nel mais ma anche in orzo, riso, avena e frumento.

Vengono classificate con lettere (A, B, C, P) e numeri. I tipi B1, B2 e B3 sono tra i più comuni contaminanti degli alimenti ed hanno profili tossicologici simili e la B1 e B2 sono quelle di maggior interesse in ambito alimentare.

Dal punto di vista chimico le fumonisine hanno strutture correlate alle basi sfingoidi, sono composti molto polari, solubili in acqua ed in solventi polari. Presentano diversi gruppi reattivi che possono formare legami con altre molecole e dar luogo a fumonisine modificate. Le modificazioni possono avvenire ad opera del metabolismo del fungo o della pianta ma anche in seguito a processi termici a cui vengono sottoposti alimenti e mangimi durante la produzione.
Molte fumonisine modificate sono state isolate e caratterizzate, molte altre possono essere non estraibili dalla matrice e quindi non analizzabili (“fumonisine nascoste”).

struttura fumonisina B1

La fumonisina B1 (FB1) è classificata come possibile cancerogeno (gruppo 2B) per l’uomo dall’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) e negli animali è correlata a tossicità cronica a carico di reni, fegato e sistema nervoso centrale. Alcune specie come suini ed equini sono più sensibili rispetto ad altre (es. ruminanti ed ovini).

Limiti in alimenti e mangimi

La riduzione della presenza di fumonisine inizia nel campo, con l’attuazione di strategie ed azioni per il controllo come il rispetto di specifiche tempistiche per la semina e l’utilizzo di insetticidi.
Il Regolamento (UE) 2023/915 del 25 aprile 2023 indica i limiti massimi di fumonisine negli alimenti, espresso come somma di fumonisine B1 e B2. I valori variano in base al tipo di prodotto ed alla destinazione d’uso.

Per quanto riguarda i mangimi il tenore massimo di fumonisine, sempre espresso come somma di B1 e B2, è indicato nella Raccomandazione (UE) 2016/1319 che modifica la raccomandazione 2006/576/CE. Anche in questo caso ci sono delle distinzioni in base alla destinazione del mangime.

Analisi di fumonisine

L’analisi delle fumonisine viene eseguita solitamente come quantificazione di fumonisine totali, ma esistono anche tecniche per le ricerche specifiche. Le matrici più comuni sono mais, altri cereali e prodotti derivati ma si possono eseguire su altri prodotti, a seconda delle necessità.

Per ulteriori informazioni: contatti


Leggi anche:
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articoli sulla sicurezza alimentare


Risorse esterne:
EFSA 
ISS
Regolamento (UE) 2023/915 della commissione del 25 aprile 2023 relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti e che abroga il regolamento (CE) n. 1881/2006
Raccomandazione (UE) 2016/1319 della Commissione, del 29 luglio 2016, che modifica la raccomandazione 2006/576/CE sulla presenza di deossinivalenolo, zearalenone e ocratossina A in prodotti destinati all’alimentazione degli animali
– Kamle M, Mahato DK, Devi S, Lee KE, Kang SG, Kumar P. Fumonisins: Impact on Agriculture, Food, and Human Health and their Management Strategies. Toxins (Basel). 2019 Jun 7;11(6):328. doi: 10.3390/toxins11060328. PMID: 31181628; PMCID: PMC6628439. 

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